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Il bosco delle Pianelle

Il Bosco delle Pianelle

bosco delle pianelle a martina franca

Superato il centro abitato di Martina Franca ed imboccata la strada che, dalla cittadina, porta verso Massafra, dopo circa 12 chilometri si giunge al parco comunale delle Pianelle o, come tanti documenti antichi riportano, delle Chianelle, vecchio toponimo ormai caduto in disuso.

bosco delle pianelle a martina francaIl parco si estende per circa 600 ettari sul gradino delle Murge che si affaccia su gran parte della provincia di Taranto, ad est, e sulla Penisola Salentina a sud. Il gradino collinare, alto più di 400 metri, rappresenta una posizione ideale per avvolgere, in un unico sguardo, l'intero Salento.

Dopo aver, quasi, contato i chilometri trascorsi da Martina per trovare l'ingresso del parcheggio del parco, seminascosto proprio su un pericoloso curvone e quasi privo di segnalazione -se omettiamo i cartellini con su una civetta che accompagnavano il muro di recinzione lungo la strada- si giunge a destinazione nel centro di accoglienza del parco comunale, dotato di un edificio, adibito a sede del distaccamento della vigilanza e arricchito da panche e tavoli che ne fanno una degna meta domenicale per trascorrere, all'aria aperta, un piacevole pic-nic.

bosco delle pianelle a martina francaL'ambiente è delizioso: alberi e cespugli tipici della macchia mediterranea, come lentisco, corbezzolo e querce spinose si alternano ad alberi d'alto fusto come lecci, fragni e frassini; nel sottobosco fanno bella mostra di sé fitti cespugli di edera, che si arrampicano ovunque, accompagnati da un gran numero di piantine di ciclamino.

In questo ambiente unico e, spesso, diverso dagli altri paesaggi salentini -qui siamo sulle Murge, estrema propaggine meridionale degli Appennini- è delizioso trascorrere una giornata a contatto con la natura, sfruttando la bella giornata primaverile che questo strano inverno 2007 ci regala.

bosco delle pianelle a martina francaLa guida, Salvatore Inguscio, ci avrebbe accompagnato tra i sentieri del bosco e indicato gli antichi percorsi che, in un tempo ormai lontano, erano frequentati da impavidi cavalieri.

Purtroppo, oggi, le cose sono molto cambiate. Agli impavidi cavalieri si sono sostituiti degli incuranti automobilisti che, sui loro cavalli d'acciaio, filano sulla strada che ha spaccato il parco e che abbiamo seguito per raggiungerlo. Addirittura, le vecchie mulattiere che segnavano i percorsi all'interno del polmone verde sono state asfaltate, segno evidente dell'interesse di questa zona per potenziali speculazioni. Fortunatamente la legge regionale del 23/12/2002 ha posto le basi per la creazione della Riserva Naturale Regionale Orientata del Parco delle Pianelle che ricade, per intero, nel territorio del comune di Martina Franca. Ovviamente istituire una riserva naturale dovrebbe significare, anche, proteggerla.

Cavalieri e briganti

bosco delle pianelle a martina francaL'incantevole paesaggio del bosco, fatto di stretti sentieri che si perdono tra le verdi cupole delle querce era molto più diffuso in passato; l'intera Puglia, sino all'unità d'Italia, era ricoperta di folti boschi, in molti punti, addirittura, inesplorabili; stretti sentieri erano i punti di passaggio obbligati di coloro che volessero andare dalla costa Adriatica a quella Ionica.

Un manto verde che, molto spesso ricopriva e nascondeva di tutto, tra cui grotte e rifugi. Furono i trulli nascosti nella vegetazione e le caverne che si aprivano nel suolo carsico ad essere il rifugio dei briganti che, dopo il 1861, passarono a vivere nella macchia per combattere l'invasore savoiardo.

bosco delle pianelle a martina franca

Briganti come il famigerato Crocco, che fuggì dal carcere di Brindisi dove era stato rinchiuso, o Giuseppe Nicola Laveneziana, o il Sergente Romano erano di casa da queste parti ed il bosco li proteggeva.

Documento creato il 23/01/2007 (09:43)
Ultima modifica del 15/03/2011 (18:42)

 

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