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Cenni storici

Informazioni storiche

torchiarolo: la piazza

La moderna cittadina di Torchiarolo sorge proprio sul confine tra le province di Lecce e Brindisi ed appartiene, amministrativamente, a quest'ultima.

La città deve il suo nome ai tantissimi torchi presenti nella zona; essi venivano utilizzati per la produzione di olio e vino da tutto il circondario e, per questo motivo, gli abitanti del luogo, quasi tutti addetti ai torchi, venivano chiamati in gergo torchiaroli.

Come spesso accade per i paesi di questo estremo lembo d'Italia, le origini di Torchiarolo restano incerte; alcuni studiosi di storia patria attribuiscono alla cittadina origini antichissime, altri, al contrario, attribuiscono la nascita del paese intorno all'anno mille.

L'antica Valesio

E' proprio in questo periodo che il normanno Guglielmo il Malo, così chiamato per la devastazione che portò ai luoghi di Puglia, distrusse la vicina ed antica città di origine messapica: Valesio. Era il 1157 e, da allora, di Valesio e della sua storia millenaria non resteranno che pochi ruderi. Guglielmo I era succeduto al padre Ruggero II d'Altavilla il 26 Febbraio del 1154; egli era famoso per il suo coraggio e la sua forza ma anche per i suoi, tanti, difetti: era, a quanto dicono gli storici, avaro, orgoglioso, crudele, pigro e lussurioso.

I ruderi di Valesio, città che nacque messapica, divenne greca e, quindi, romana, erano ancora ben visibili sino al 1500, quando il Galateo ne scrisse nel suo noto "de Situ Japygiae" e, oggi, si trovano a circa tre Km dal moderno abitato. Sono ancora perfettamente riconoscibili le possenti mura ma l'incuria, il tempo e le attività agricole hanno completamente cancellato il resto.

Quindi, con la distruzione ad opera di Guglielmo il Malo della città di Valesio, i superstiti si dispersero nella campagna circostante; i nuovi insediamenti posero le basi per la nascita dei primi casali.

L'avvento degli Svevi, angioini e aragonesi

Dopo il periodo Normanno, Torchiarolo, come la maggior parte dei centri del meridione Italiano, trovò benessere e sviluppo con l'avvento degli Svevi che espressero in Federico II uno dei sovrani più illuminati. Nel periodo successivo, angioino ed aragonese, il centro fece parte della contea di Lecce, passando successivamente ai feudatari Falconi, Fonseca, e Cionfoli. Nel periodo borbonico gli abitanti si riunirono in un circolo rivoluzionario per combattere i soprusi dei potenti.

Tra il 1400 e il 1600 Torchiarolo venne più volte saccheggiata dai turchi; tuttavia l'indole battagliera dei suoi abitanti rese difficile il compito ai turchi che, spesso, furono scacciati.

Questo particolare viene riportato anche sullo stemma cittadino dove si può notare un turco incatenato ai piedi di una fortezza, probabilmente il castello del paese costruito tra il 1600 e 1700 intorno all'antico impianto medioevale.

Documento creato il 08/09/2005 (23:32)
Ultima modifica del 03/03/2011 (13:35)
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