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Cinema: Gli anni 60

Gli Anni 60 e il Cinema

A Padova ritornano i mitici anni 60. E' allestita presso il palazzo della Regione dal 7 giugno al 19 ottobre 2003 una mostra - evento dedicata ai mitici anni '60 dal titolo: LA GRANDE SVOLTA ANNI 60 - Arte, Moda, Cinema, televisione, musica, design, architettura e altro

Sul Cinema nella mostra ANNI 60 scrive Mirco Melanco

Il cinema racconterà dieci anni di profonde trasformazioni nel padiglione chiamato Karma Spaghetti, situato al centro dell'Arca e dell'itinerario che porterà il pubblico negli Anni Sessanta, alla loro scoperta o a riviverli utilizzando un caleidoscopio pluriforme e multidisciplinare, ideato dall'immaginazione dell'architetto Italo Rota.

Una serie di proiettori fonderanno le immagini cinematografiche con i suoni del decennio che il cinema ci riconsegna incontaminati: dal rombo della Ferrari a quello meno euforico della Seicento, dal ronzio degli elettrodomestici che si diffondono nelle case degli italiani ai brani musicali che dal Celentano di Urlatori alla sbarra o della Dolce Vita arrivano alla fine decennio, passando per le chitarre elettriche sfasciate sul palco dai rockers di Blow Up o allo scoppio del televisore di Zabriskie point.

Cinema e moda, cinema e arte, cinema e storia contemporanea sono alcune delle tematiche alla base di una ricerca approfondita nella storia della filmografia mondiale, dando vita a una serie di video-saggi realizzati dalla Media. Actions e da un'equipe di studenti del DAMS della Facoltà di Lettere dell'Università di Padova, diretti da Gian Piero Brunetta e Mirco Melanco, in collaborazione, per la parte musicale, con Mario Luzzato Fegiz.

Essi saranno montati in contemporanea su più schermi capaci di avvolgere lo spettatore, citando decine di film di produzione italiana e straniera e passando per icone riconoscibilissime come gli attori Marlon Brando, Marcello Mastroianni, le attrici Brigitte Bardot, Sophia Loren .

Nove minuti di immagini, musiche, suoni che il cinema conserva nello scrigno del tempo, sublimandone la memoria e l'incontaminata fragranza, oggi come ieri, dentro la storia, immersi nel passato, alla scoperta del periodo che dal boom economico passa attraverso le prime congiunture, la rivoluzione culturale e sessuale, l'apoteosi del consumismo celebrato dalla Pop Art e messo in discussione dai viaggi in India, dalle mille Woodstock e Isole di Wight, da un anticonsumismo dilatato, pervasivo, ideologicamente diffuso soprattutto nel mondo giovanile.

Altri due contributi audio-visivi verranno posti all'attenzione attraverso due video proiettati fuori dal Padiglione Karma Spaghetti:

il primo strettamente musicale legherà lo spettatore a trenta dischi fondamentali, i vinili della storia della musica Rock, dei grandi gruppi e autori: dai Beatles ai Jefferson Airplane, da Bob Marley a Janis Joplin. Le copertine dei dischi passano tra le mani di una ragazza che oggi li estrae dall'involucro e li appoggia sul giradischi: la puntina scende sul solco, le musiche portano al nostro interesse il mito dei grandi Anni Sessanta, l'origine del Pop Rock e la sua diffusione planetaria.

Il secondo video sovrasterà la parte finale del percorso della Mostra. Il tema centrale di questo montaggio estremamente sofisticato è la psicadelica del realismo, dove il cinema, la fotografia e la musica diventano gli strumenti per comprendere gli effetti allucinatori da essi derivanti, in sostanza per comprendere la deformazione della mentalità dovuta all'avvento dei poeti della beat generation e gli artisti della Pop Art, alla nuova filmografia internazionale con l'uscita di Easy rider, alle deformazioni visive dovute all'acido lisergico.

La trasformazione dei gusti e delle mode combacia con l'avvento della musica della rivoluzione, degli slogan come "Facciamo l'amore, non facciamo la guerra", del conflitto in Vietnam e la violenza delle armi. Le spirali diventano simbolo di un percorso interiore, di cui gli Hyppes sembrano essere l'emanazione fantastica e insieme reale, on the road.

Da qui parte una nuova filosofia di vita, segnata da Kerouac, Ginsberg, Ferlinghetti, Corso, Leary e nata sotto gli auspici di una lotta non violenta che troverà forti resistenze da parte della cultura borghese dominante e decisiva anche negli Anni Sessanta. Il video termina con l'assolo di Hendrix a Woodstock.
Lo spettatore, uscendo dalla mostra, si troverà proiettato verso gli Anni Settanta.

Per informazioni:

Per rivivere tutto questo e per maggiori informazioni visitate
il sito ufficiale infocultura@comune.padova.it

Documento creato il 20/10/2003 (08:43)
Ultima modifica del 20/10/2003 (08:43)

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