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13 Dic 2024

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Madonna del Gonfalone

Brevi note dedicate alla Cripta della Madonna del Gonfalone a Tricase

La cripta della Madonna del Gonfalone

Cripta della madonna del gonfalone

La cripta dedicata alla Madonna del Gonfalone, alla periferia di Tricase, è stata scavata tra il IX e l'XI secolo d.C. Inizialmente doveva essere una laura, utilizzata come rifugio e luogo di culto dagli antichi monaci, probabilmente negli anni delle persecuzioni iconoclaste. Successivamente divenne un monastero e infine una grancia, ovvero una fattoria-convento, che dipendeva all’Abazia di S. Maria de Amito nota anche con il nome di Santa Maria del Mito, dal nome della serra su cui sorge (Serra del Mito, appunto). 

Cripta della madonna del gonfalone

Alla cripta si accede da un ingresso laterale; tutta la struttura si sviluppa intorno ad un antro quadrato in cui è collocato un altare con effige della madonna con il bambino e da cui si erge il campanile alto appena un paio di metri dal piano stradale. 

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Libro di Roberto Gennaio

Titani - Olivi monumentali del Salento

30 gennaio 2013 a Ugento

Titani - Olivi monumentali del Salento

ROBERTO GENNAIO presenta il libro Titani - Olivi monumentali del Salento (Edizioni Grifo)

mercoledì 30 gennaio 2013 ore 18.00 presso la Sala Conferenze di Palazzo Rovito Piazza Adolfo Colosso, 1 Ugento (LE)

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Cripta di Santa Marina

La cripta basiliana di Santa Marina a Miggiano è uno dei gioielli salentini che vale la pena visitare.

Informazioni sulla cripta

L'affresco nella cripta di santa marina a miggiano

La cripta basiliana di Santa Marina a Miggiano è uno dei gioielli salentini che vale la pena visitare. Situata sotto l'omonima cappella, confinante con il cimitero cittadino e poco fuori da centro abitato, alla cripta si accede da una porticina posta sul lato sud. 

La cripta di santa marina a miggiano

Scendendo una scaletta di pochi gradini, si giunge ad un vano quadrato in cui, in una nicchia, si trova l'affresco dedicato a Santa Marina risalente al 1400. 

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San Bartolo

La chiesetta di San Bartolo a Corsano edificata nel 1714.

Chiesa di San Bartolo a Corsano

La cappella di San Bartolo a Corsano

La cappella dedicata a San Bartolo fu costruita, come si evince da una epigrafe latina, nel 1714 per volere della famiglia Bortune che ne è tutt'ora la proprietaria.

E' una chiesetta di piccole dimensioni, molto semplice nell'architettura: la facciata è priva di decorazioni. Internamente, ci sono una statua ed una tela raffiguranti il martirio di San Bartolo.

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Santa Maria di Casole

Alcune brevi informazioni dedicate al complesso monastico di Santa Maria di Casole a Copertino.

Santa Maria di Casole

La chiesa di santa maria di casole

Il complesso monastico dedicato a Santa Maria di Casole, ubicato appena fuori dall'abitato di Copertino, fu edificato nel XI secolo; alcuni documenti datati 1274 attestano già la presenza di un cenobio di monaci italo-greci (appartenenti alla regola si San Basilio, e, quindi, detti Basiliani) e di una chiesa dedicata alla madonna dell'Assunta. 

La chiesa di santa maria di casole

Nel corso degli anni fu distrutto dai normanni e ricostruito nel 1512 per volere di Giovanni Castriota Scanderbeg, insediato nel vicino feudo di Galatina, che lo cedette ai monaci osservanti; nel 1590 ai monaci osservanti subentrarono i Riformati ma nel 1798 questi furono costretti ad abbandonare il convento in quanto lesionato da un forte nubifragio che fece crollare parte del fabbricato. 

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Sant`Anna

La chiesa dedicata a Sant'Anna rappresenta uno dei monumenti più importanti di Carovigno.

La chiesa di Sant'Anna

La chiesa di Sant`Anna a Carovigno

La chiesa dedicata a Sant'Anna rappresenta uno dei monumenti più importanti di Carovigno. Fu edificata nei pressi del Castello, in pieno centro antico, per volere di Michele Imperiali, principe di Francavilla Fontana e feudatario di Carovigno alla fine del XVII secolo; lo stesso, quando fu ultimata, la concesse alla confraternita del Santissimo Sacramento, un ente riconosciuto giuridicamente da sovrano delle Due Sicilie, Ferdinando IV, nel 1779.

Successivamente la chiesa, insieme al castello, fu acquistata e divenne proprietà del Principe Gerardo Dentice di Frasso.

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