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Il commercio

Illiria, Italia e commerci

CapitelloTra Illiri ed Italia il legame è particolarmente stretto.

Ipotizzando che i primi colonizzatori della nostra regione provenissero dall'area corrispondente all'attuale Albania, è facile immaginare che gli scambi fossero anche molto frequenti tra le due sponde dell'adriatico.

Sembra che gli Illiri utilizzassero delle veloci navi, chiamate "lembi". I lembi erano delle piccole ed agili imbarcazioni dotate di 50 remi ed in grado, in caso di necessità, di trasportare sino a 50 soldati. Erano molto veloci e potevano attraversare il canale d'Otranto in pochissime ore.

Ovviamente, anche le doti di carico non dovevano essere trascurate. In caso di non belligeranza, il posto occupato dai soldati poteva essere utilizzato per trasportare merci di ogni tipo.

Questo giustifica le doti di grandi commercianti che i Messapi, in quanto tribù illirica, avevano giustamente ereditato dai loro avi.

Nei recenti scavi, è stato possibile rinvenire oggetti di particolare pregio e monete provenienti dalle principali aree del mondo conosciuto di allora. Monili di ambra, oro, piccoli smeraldi ma, soprattutto, ferro, dimostrano che queste popolazioni erano molto attive commercialmente.

Casualmente, a Vaste, in una delle tante campagne di scavo, venne alla luce un "tesoretto" di ben 150 monete d'argento, nuovissime, provenienti, in prevalenza, dalla zecca di Taranto oltre ad altre di Brindisi e Atene. Tutto questo a testimonianza dell'uso della moneta e degli intensi traffici che questi antichi abitanti intraprendevano.

Articolo curato da Franco Meraglia

Documento creato il 29/05/2004 (19:26)
Ultima modifica del 11/03/2011 (17:37)

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