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Ancora note geografiche

Strabone: Salento, Messapia e Japigia

Ipogeo illiricoCon le Storie di Erodoto sono, quindi, giunti sino a noi i racconti di Dedalo, Minosse, dei Cretesi, naufraghi sulle coste del Salento, e della prima città messapica, Iria.

Ma altri storici del passato hanno parlato delle antiche popolazioni del nostro territorio.

Uno di essi, degno di essere letto, è Strabone, antico geografo greco.

Strabone nasce, come Erodoto, in Turchia e, precisamente, ad Amasya, nella Turchia Settentrionale, a 50 Km dal Mar Nero, nel 63 a.C. Come il suo illustre predecessore, compie molti viaggi, e raccoglie molte informazioni sull'Europa occidentale del suo tempo, ormai governata dai romani che avevano definitivamente sconfitto gli Illiri nei Balcani nel 219 a.C. Scrisse ben sei libri di geografia, in cui cercò di raccogliere tutte le informazioni del suo tempo, fortunatamente giunti sino a noi.

Al tempo di Strabone, tutto il Salento era stato annesso a Roma da 200 anni, ma, ugualmente, è interessante quanto ci viene riportato, precisamente nel VI libro della sua "Geografia":

Dopo aver descritto l'Italia antica fino a Metaponto, dobbiamo parlare delle regioni che la seguono. La prima è la Japigia: i Greci la chiamano Messapia, gli indigeni la distinguono in Salento (la parte intorno al promontorio Japigio) e Calabria. A nord di queste si trovano le popolazioni chiamate in greco Peucezi e Dauni, ma gli indigeni chiamano Apulia tutta le regione dopo la Calabria e Apuli la popolazione.

Quanto scritto da Strabone è molto interessante e ci porta a considerare:

  1. La Japigia è, ancora, ben identificata. Strabone la individua con la Puglia Meridionale, quella terra che i Greci chiamano "Messapia"
  2. Che il Salento è solo una piccola parte di questo territorio, e, precisamente, la terra attorno al "Promontorio Japigio", cioè il moderno Capo di Leuca
  3. Introduce il nome "Calabria" per i territori della Messapia settentrionale; il toponimo Calabria verrà riportato su molte cartine sino al Medio Evo per indicare una parte della Puglia.
  4. Peucezi e Dauni (i loro territori sono oggi assegnati alle province di Foggia e di Bari) sono estranei alla Messapia e ne segnano, a nord, i confini.
  5. L'Apulia è la regione a nord della Calabria (quindi, oltre la Messapia settentrionale), ed è costituita da Peuceti e Dauni, chiamati, anche "Appuli".

Strabone, quindi, ha cercato di ben individuare le tante genti che abitavano il Sud-Est dell'Italia di allora. Ha suddiviso la Puglia, pur unificata dai Romani, i almeno due aree distinte: l'Apulia dalla Japigia (o Messapia). Strabone muore intorno al 25 d.C., anno in cui un altro grande studioso dell'antichità vede i natali: Plinio il Vecchio.

Plinio il Vecchio: Le popolazioni della Puglia

Plinio il vecchio fu un grande studioso romano. Egli nasce a Verona intorno al 23 d.C. Dopo aver passato molto tempo nell'esercito, si dedica alla stesura della sua opera di maggiore importanza: la "Naturalis Historia", cioè una vera e propria enciclopedia del tempo.

La sua opera, purtroppo, in alcuni tratti, frettolosa ed imprecisa, ha oggi un grande valore documentario.

Nella sua Storia Naturale, Plinio si occupa, anche, delle popolazioni della Puglia. Ecco cosa ci racconta:

Confina con la Lucania una seconda regione, che comprende gli Irpini, la Calabria, la Puglia e i Salentini... I Greci chiamarono la Calabria "Messapia", dal nome del loro comandante, e prima ancora Peucezia, da Peucezio, fratello di Enotro, che risiedeva nel territorio del Salento.

Anche se possiamo ravvisare alcune imprecisioni rispetto agli scritti di Erodoto o Strabone, è interessante notare:

  1. Plinio scrive di una grande regione che confina con la Lucania e che comprende Calabria, Puglia e Salento
  2. Che la Calabria è chiamata Messapia

Quindi anche Plinio identifica una Puglia (probabilmente la stessa di Strabone, a nord della Messapia) ed una regione meridionale, divisa in Messapia e Salento ("Sallentino agro", la parte più meridionale).

Articolo curato da Franco Meraglia

Documento creato il 29/05/2004 (19:24)
Ultima modifica del 07/03/2011 (18:59)

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