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Lo stemma della città di Otranto rappresenta una torre avvinta dalle spirali di un serpente; un motto latino completa il simbolo della cittadina; Civitas Fedelissima Hydrunti che in italiano significa La fedelissima città di Otranto.

Lo stemma civico

La storia della città nel suo emblema

Torre del serpe

Lo stemma della cittadina di Otranto rappresenta una torre avvinta dalle spirali di un serpente; un motto latino completa il simbolo della cittadina; “Civitas Fedelissima Hydrunti” che in italiano significa “La fedelissima città di Otranto”.

In verità, di fedeltà la città ne dimostrò tanta, in quei gloriosi e tragici giorni dell'estate del 1480, quando resistette alla furia dei turchi invasori. La forza degli Otrantini, poco o niente armati, riuscì a tenere a freno uno degli eserciti più potenti del tempo.

Ma veniamo al simbolo.

Torre del serpe

Una leggenda narra che, in un tempo assai remoto, esisteva una piccola torre con una guarnigione di militari. Di notte, quando le guardie dormivano, un serpe giungeva alla torre, saliva all'ultimo piano della stesso ove era una lampada ad olio e se ne nutriva. Un evidente segno che già a quei tempi l'olio della terra d'Otranto era di buona qualità, pur essendo lampante...

E' solo una leggenda; tuttavia, recenti scoperte archeologiche, hanno confermato che quella torre era, appunto, una torre poco fuori delle mura di Otranto, posta su un'altura della costa che volge a sud, verso Santa Cesarea Terme, La torre, che ospitava anche una piccola guarnigione militare, prende, ancora oggi, il nome di “Torre del Serpe”.

Probabilmente è di epoca imperiale romana, simbolo del dominio di Roma verso i Balcani e posta lì a rassicurare i naviganti dello stretto di Otranto. Oggi è proprio ridotta male, visto che risulta spaccata a metà in senso verticale e resta in piedi solo la parte della torre che volge verso il mare.

In tanti hanno dato le più fantasiose interpretazioni del simbolo cittadino e molti sono discordi nell'asserire se si tratta o meno della torre che abbiamo indicato in questo documento; resta, comunque, una bella storia di una splendida città del Salento.

Documento creato il 31/12/2011 (16:06)
Ultima modifica del 31/12/2011 (17:54)
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