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Amm.tore di Sostegno

"L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO" 17 Novembre, HOTEL Dell'Erba – MARTINA FRANCA (Ta)

Il Comune di Martina Franca e la Croce Rossa Italiana hanno presentato il primo SEMINARIO–FORUM sull’AMMINISTATORE DI SOSTEGNO, una figura di recente costituzione nel nostro ordinamento giuridico, istituita con la Legge n.6 del 9.1.2004.

Al seminario sono intervenuti il Sen. Alberto Maritati, firmatario della suddetta legge; l’Onorevole Prof. Domenico Amalfitano, Presidente del Comitato Provinciale di Taranto della Croce Rossa Italiana; la Presidente Regionale della Croce Rossa Italiana Dott.ssa Angela Capriati; la responsabile della sezione locale della C.R.I. Arch. A.Maria Liviano D’arcangelo; il Sindaco di Martina Franca Dott. Franco Palazzo ed il Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali Prof.ssa Lina Mirabile; l’Assessore ai Servizi Sociali di Taranto, Dott. Vincenzo Pennuzzi.

Un SEMINARIO-FORUM nato dalla collaborazione tra istituzioni e volontariato, volto a promuovere "Sensibilità e Disponibilità" nei cittadini e nelle associazioni del Privato Sociale, in prima linea per l’attuazione e l’organizzazione della norma sul nostro territorio.

Il Presidente On. Amalfitano, soffermandosi sulla svolta epocale che si è avuta con questa legge, sottolinea che la norma "si basa sul principio di gratuità e sussidiarietà e non si sostituisce a nessuno: l’Amministratore di Sostegno è un aiuto alla persona. Dopo 20 anni la legge italiana ha portato a questa conclusione: aiutare chi ha perso gran parte delle proprie capacità, senza trascurare il rispetto per la dignità della persona. Un concreto aiuto alla Persona".

Come ha spiegato il senatore Maritati, l’Amministratore di Sostegno è pensato per venire incontro a chiunque si trovi in difficoltà nell'esercizio dei propri diritti. Non soltanto disturbati psichici, ma anche anziani della quarta età e persone sole con difficoltà di gestirsi e relazionarsi, alcolisti, tossicodipendenti, soggetti colpiti da ictus o in stato di coma, malati, morenti.

"La presente legge ha la finalità di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente". (Legge n.6/2004 art.1)

Il principio di sussidiarietà è sancito nell’art.1 di questa legge che viene in ausilio alla persona, sostenendola nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana.

La disciplina in vigore, vecchia ormai di due secoli, era imperniata sulle due misure di interdizione ed inabilitazione, che sostanzialmente definiscono il soggetto come totalmente o parzialmente "incapaci di provvedere ai propri interessi" (artt. 414 e 415 c.c).

Infatti, all’interdetto viene impedito di fare ogni cosa: non può sposarsi, fare testamento o donare oggetti; e ancora, non può riconoscere un proprio figlio naturale, né ottenere un impiego pubblico. Ogni atto contrattuale da lui stipulato è, inoltre, annullabile o meno secondo la discrezionalità del tutore.

Il magistrato del tribunale di Venezia, la Dott.ssa Barbara Schiavone, nella sua relazione al seminario, ha spiegato gli inconvenienti della vecchia legge, precisando che l’Amministratore di Sostegno deve essere un’alternativa alle figure dell’interdizione e dell’inabilitazione soltanto nei casi in cui non ci sia la totale incapacità della persona di intendere e volere. Il magistrato ha chiarito le modalità di intervento dell’autorità giudiziaria nei casi previsti dalla nuova legge, ben diverse da quelle contemplate nella vecchia normativa.

Ad esempio, si ipotizzi che il Giudice Tutelare venga avvertito da operatori sociali, vicini di casa, familiari o dal pubblico ministero, che una persona si trovi in difficoltà; egli interviene ascoltando e consultandosi con chi gli sta intorno, emettendo alla fine un decreto in cui provvede a nominare qualcuno Amministratore di Sostegno. Ogni passaggio intermedio avviene in maniera informale, gratuita e senza bisogno di avvocato.

Questa figura può avere carattere temporaneo o permanente, e può essere scelta tra i componenti della famiglia del soggetto interessato, tra gli amici o tra coloro che svolgono servizio di volontariato.

Il Giudice Tutelare indica nel suo decreto quali operazioni potranno essere compiute dall’Amministratore di Sostegno "in nome e per conto dell’interessato", tali da rispecchiare e rispettare il più possibile la volontà della persona.

"Come investire una piccola somma di denaro, a chi vendere oggetti di proprietà dell’assistito e a quale prezzo, a quale appaltatore affidare un lavoro edilizio o una semplice riparazione in casa, a quanto affittare un locale o un terreno, come attuare una divisione ereditaria": sono queste le situazioni più frequenti, che impegneranno l’Amministratore di Sostegno.

Altrettanto importanti gli interventi degli altri relatori intervenuti: il Dott. Stefano Fabbiano, Vicepresidente della Provincia di Taranto; l’Assessore ai servizi sociali di Taranto, Dott. Vincenzo Pennuzzi; il Dott. Chiarelli dell’Università del Salento, con un importante contributo tecnico.

L'impegno della Croce Rossa Italiana

Il Presidente On. Amalfitano ha spiegato come la C.R.I. abbia già dato la propria disponibilità ad accettare il ruolo di "Amministratore di Sostegno" per persone in difficoltà, come richiesto dal Giudice Tutelare.

Infatti la Croce Rossa è stata coinvolta dal Giudice Tutelare di Martina che le ha delegato la nomina di Amministratore di Sostegno, sperimentando e studiando questa nuova figura, senza sottrarsi ad impegno ed onere.

Grazie alla disponibilità dell’Ispettore Ignatti e soprattutto alla generosità e sensibilità del Volontario del Soccorso Giovanni Andriola di Martina Franca, la Croce Rossa Jonica ha cominciato ad occuparsi di una persona anziana e malata, che per lungo tempo è rimasta confinata ai margini della società, sola e dimenticata.

Il seminario di Martina Franca sarà il primo di una serie di eventi volti a promuovere, interessare e sensibilizzare la società civile verso la legge rivoluzionaria sull’Amministratore di Sostegno, cercando adesioni e disponibilità tra i cittadini.

I Servizi Sociali di Martina Franca auspicano "un coinvolgimento a rete" di tutte le associazioni di volontariato presenti nel nostro territorio. Sicura dell’apporto degli uomini delle sue componenti volontaristiche e della sua esperienza, la Croce Rossa Italiana sarà felice di investire il suo patrimonio in questo progetto, che risulta essere congeniale ai valori sanciti nei suoi sette principi: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità, Internazionalità.

v.d.s. Pietro Rossetti

Documento creato il 19/11/2007 (14:00)
Ultima modifica del 20/11/2007 (16:00)

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