|
|||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||
Da leggere...ultimi eventiArchivio 2004FotorassegneUltimi aggiornamenti...
(Archivio 2004) Sabato 29 maggio 2004Convegno Nazionale su Denominazioni Comunali, tracciabilità dei prodotti agroalimentari, democrazia partecipata Centro Sociale Leoncavallo via Watteau 7, Milano Le De.Co.Attraverso le Denominazioni Comunali (più breve: De.Co.) il Sindaco, con una semplice delibera consigliare, certifica la provenienza d’ogni prodotto della sua terra. Va contrastato il tentativo comunitario e ministeriale di annullare i giacimenti gastronomici a favore dei prodotti industriali. La De.Co consente ai Comuni di valorizzare le proprie risorse nel campo dei prodotti dell’agricoltura e dei suoi manufatti. In pratica restituisce agli abitanti le ricchezze del territorio. La De.Co. una realtà cui hanno aderito più di duecento Comuni. Un grande risultato raggiunto da cittadini che hanno dimostrato rispetto di storia, cultura, e natura. La loro tutela privilegia, chi il territorio lo vive: la Comunità. Contro la colpevole assenza dei media, chiedono ora coordinamento e considerazione nazionali. Non a caso, in tempi di scandali finanziari legati a industrie alimentari. Non sono accettabili industrie che possano impedire ai produttori, ai Sindaci e ai cittadini consapevoli, di riportare all’attenzione – con incontestabili vantaggi sul piano economico e turistico - il nome del Comune in cui il prodotto agricolo e artigianale ha avuto origine. Obiettivi di De.Co&Demo: fare chiarezza sulle questioni legislative; soddisfare la continua richiesta di aggiornamento/informazione sulle potenzialità di questo nuovo strumento di gestione del territorio; creare reti di contatti; riflettere sulla dimensione solidale e di democrazia partecipata; elaborare progetti sinergici di comunicazione e di commercializzazione; diffondere le esperienze a tutti i Comuni. Alcuni esempi di De.Co.:, il pasticciotto di Lecce, la cipolla bianca di Comiso, il cioccolato tradizionale di Modica, le patate di Martinengo, i limoni di Procida, gli amaretti di Strevi, l’acqua di Recoaro, il peperone quadro di Francolise, la farina di Castegnato, u vucciddatu di Castronovo di Sicilia, continua continua. Programma
Informazioni:
Comunicato curato da: Roberto De Donno Why srl Documento creato il 11/06/2004 (14:37)Ultima modifica del 11/06/2004 (14:37) Area di StampaFortune Cookie...Nella terra del tiranno, tristi quelli che vi stanno. |
|||||||||||||||||
Japigia di Paola Beatrice Arcano, Casarano (Lecce) Realizzazione siti Internet, Portali, Grafica computerizzata e servizi turistici. E' vietato il plagio, anche parziale, dei contenuti del sito. Per informazioni, contatti, suggerimenti: Contattateci! Copyright e info legge 62/01 - Privacy e Cookie Partita I.V.A 03471880752 - R.E.A. CCIAA Le/224124 |